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In Europa, lo scopo prefissato entro il 2050 è quello del cosiddetto Green Deal, ovvero un “patto verde” che punta alla neutralità climatica, e quindi a produrre zero emissioni di gas serra da qui ai prossimi trent’anni.
Per far sì che questa strategia amica della natura funzioni realmente, sono quattro i settori dove è necessario agire in modo responsabile: quello istituzionale, sociale, ambientale ed economico. Proprio a quest’ultimo tema è dedicato l’approfondimento che segue. Nello specifico, nel settore economico c’è una crescente attenzione verso gli investimenti sostenibili: ma di cosa si tratta?
Investimento sostenibile e responsabile: cosa significa
Attualmente si sente spesso parlare di investimenti SRI: ma cosa significa questa espressione? La sigla sta per Sustainable and responsible investment, che tradotto vuol dire letteralmente investimento sostenibile e responsabile. Lo SRI, dunque, è uno strumento che per definizione adotta strategie di investimento che tengano conto non solo dei rendimenti finanziari, ma anche degli impatti sociali, ambientali e di governance delle aziende o degli enti in cui si investe. Ciò significa che gli investitori considerano non solo la redditività a breve termine, ma anche la sostenibilità a lungo termine delle loro decisioni.
SRI: su cosa puntano e cosa evitano
Nel complicato mondo della finanza, può essere utile a chi non è un esperto del settore, fornire delle semplici, ma chiare definizioni. Cosa vuol dire investire responsabilmente? E in che modo si può farlo? A tal proposito, esistono diverse risposte, tutte valide, e che variano a seconda delle decisioni prese dagli investitori. Un approccio etico e socialmente responsabile implica in primis evitare di investire in aziende coinvolte in settori controversi o dannosi per l’ambiente e la società, come, ad esempio l’industria delle armi, il tabacco o i combustibili fossili. Negli SRI, invece, si privilegiano aziende che rispettano standard internazionali in materia di diritti umani, ambiente, lavoro e trasparenza.
Un altro tipo di approccio è quello prettamente sostenibile che considera non solo i fattori etici e sociali, ma anche quelli legati alla sostenibilità ambientale e al cambiamento climatico. Gli investimenti sostenibili possono concentrarsi su settori e aziende che adottano pratiche e tecnologie green, promuovono l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di gas serra e la conservazione delle risorse naturali.
La definizione di ESG
Gli investimenti responsabili sono strettamente collegati al concetto di ESG, una sigla che racchiude i tre concetti chiave degli SRI: environmental (ambientale), social (sociale) e governance. Si tratta di caratteristiche fondamentali per valutare le pratiche aziendali e determinare il grado di sostenibilità e responsabilità sociale di un’azienda o di un’organizzazione.
SRI: il ruolo degli stakeholder
Per la correlazione tra domanda e offerta, un caposaldo della macroeconomia, gli stakeholder svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo sostenibile delle aziende. Questi soggetti, che includono investitori, clienti, dipendenti, fornitori, comunità locali e organizzazioni non governative (ONG), possono influenzare le decisioni e le azioni delle aziende. Nello specifico, il crescente interesse e l’attivismo degli investitori nei confronti degli investimenti sostenibili, come dimostrato dalla diffusione dei fondi SRI, è un segnale del ruolo sempre più attivo degli investitori nel guidare le aziende verso obiettivi di sviluppo green. Gli investitori possono utilizzare il loro potere finanziario per premiare le aziende che adottano pratiche ecologiche e responsabili e per scoraggiare quelle che non lo fanno, influenzando così le strategie e i comportamenti aziendali.
Ma non sono solo gli investitori a esercitare pressioni sulle aziende per adottare pratiche sostenibili. Anche i clienti, i partner commerciali e l’intera catena di approvvigionamento stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza della responsabilità sociale delle aziende. Conseguentemente, i clienti tendono a premiare le aziende che dimostrano un impegno per la sostenibilità, preferendo acquistare prodotti e servizi da aziende che rispettano l’ambiente, proteggono i diritti umani e promuovono il benessere sociale.
Investire in modo sostenibile: gli approcci
Investire in modo sostenibile, com’è riportato nei paragrafi precedenti, significa allocare risorse finanziarie in progetti, aziende o fondi che promuovono obiettivi di sviluppo sostenibile, ovvero azioni che bilanciano l’impatto economico, sociale ed ambientale. Tutto questo può avvenire attraverso diversi approcci.
Investimento etico o socialmente responsabile
Gli investitori scelgono di evitare di finanziare aziende coinvolte in settori o pratiche dannose per l’ambiente, la società o l’etica, come l’industria del tabacco, dei combustibili fossili, oppure quella che produce armi. In questo tipo di investimento, si cerca di puntare tutto su aziende che rispettano standard etici e promuovono il benessere sociale e ambientale.
Scegliere un investimento sostenibile
Gli investitori selezionano aziende o progetti che integrano criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro operazioni e decisioni aziendali. Questi possono includere aziende che adottano pratiche sostenibili, promuovono la riduzione delle emissioni di carbonio e migliorano la trasparenza aziendale. Investire nella green economy vuol dire favorire la transizione verso un’economia più responsabile e circolare, che punti alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Investire in modo sostenibile: quali sono i vantaggi?
Il crescente interesse verso i cosiddetti SRI è ben spiegato in relazione ai vantaggi degli investimenti sostenibili. Innanzitutto, tra gli aspetti positivi va sottolineato il rendimento finanziario a lungo termine: questi investimenti tendono ad essere orientati verso un periodo consistente e mirano a generare profitti nel tempo. In secondo luogo, c’è un altro aspetto particolarmente interessante degli SRI, ovvero: gli investimenti sostenibili tendono ad evitare settori ad alto rischio o aziende con una cattiva reputazione in termini ambientali, sociali o di governance (ESG). Questo si traduce in una concreta riduzione del rischio di perdite derivanti da problemi legali, controversie o danni alla reputazione.
Infine, oltre agli effetti positivi che questi investimenti hanno sull’ambiente o sulla società, c’è un vantaggio legato alle normative in essere. Molte giurisdizioni, infatti, stanno introducendo regolamenti che promuovono gli investimenti sostenibili e incoraggiano la divulgazione delle informazioni ESG da parte delle aziende. Gli investitori che si adattano a queste tendenze possono beneficiare di un ambiente normativo più favorevole, evitando così sanzioni o controversie legali.
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Pubblicato il 22 Luglio 2024