Blockchain e criptovalute: il nuovo mondo degli investimenti

Nel panorama tecnologico e finanziario del XXI secolo, pochi concetti hanno suscitato tanto interesse come quello di blockchain, criptovalute e bitcoin, alimentando un dibattito sempre attuale all’interno dei mercati finanziari.

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Si tratta di innovazioni che rappresentano non solo una svolta nel modo in cui viene concepito e trasferito il valore finanziario, ma anche una potenziale rivoluzione nei settori dell’economia, della sicurezza informatica e della decentralizzazione.

Ad oggi, la crescita esponenziale dell’interesse verso il mondo degli investimenti, in tutte le sue numerose sfumature, sta ponendo l’attenzione su questa nuova realtà economico-virtuale, fatta di transazioni crittografate, database e apparente effimerità. Comprendere il funzionamento delle nuove tecnologie risulta dunque fondamentale per muoversi con semplicità verso un futuro già presente.

Cos’è la blockchain

La blockchain è una sorta di registro digitale capace di memorizzare qualsiasi tipo di dati. Sebbene questa tecnologia innovativa sia ad oggi associata quasi ed esclusivamente alle criptovalute, è stata concepita nel gennaio del 2009 per essere potenzialmente utilizzata con una vasta gamma di altre applicazioni.

Letteralmente blockchain significa “catena di blocchi”, concetto che fa riferimento alla sua principale caratteristica, ovvero essere un registro elettronico dove vengono riportate le transazioni avvenute. Ogni volta che si aggiungono dei dati, si costruiscono nuovi blocchi da aggregare alla “catena” virtuale.

Attualmente, le transazioni blockchain sono considerate molto sicure, poiché i dati registrati non possono essere modificati o cancellati una volta cristallizzati in rete.

Le tecnologie blockchain sono una componente della vasta famiglia delle tecnologie dei registri distribuiti, che si basano su un registro condiviso e modificabile da più nodi all’interno di una rete. La rivoluzione digitale della blockchain ha avuto origine con il Bitcoin; tuttavia, nel corso del tempo, questa tecnologia si è evoluta e ha dimostrato il suo potenziale in svariati settori, al di là di quello finanziario.

Blockchain: da dove arriva?

La Blockchain nasce, infatti, in risposta alla crisi finanziaria del 2008, causata da un sistema finanziario opaco, controllato da pochi attori per dare alle persone uno strumento digitale sicuro, trasparente, decentralizzato e disintermediato.

Come funziona la blockchain?

La blockchain è una tecnologia che funziona come un registro digitale distribuito, sicuro e non soggetto a mutamenti. Come lascia intuire il termine stesso, la blockchain è organizzata in una catena di blocchi, ognuno dei quali contiene un insieme di dati, un timestamp, ovvero una marca temporale, e un hash crittografico, cioè quella funzione utilizzata per autenticare messaggi o firme digitali. In sostanza, questo sistema garantisce che i dati non possano essere modificati senza alterare l’intera catena.

Ogni transazione inserita nella blockchain viene verificata attraverso un meccanismo di consenso, come il Proof of Work (PoW) o il Proof of Stake (PoS), che coinvolge una rete decentralizzata di nodi. Una volta validata, la transazione viene aggiunta a un blocco che, a sua volta, viene ancorato alla catena.

Perché la blockchain è importante?

La blockchain è importante perché offre un modo sicuro, trasparente e decentralizzato di gestire dati e transazioni. Grazie alla sua struttura, elimina la necessità di intermediari, come banche o notai, rendendo i processi più rapidi ed economici. Ogni transazione registrata è verificabile e immutabile, il che aumenta la fiducia tra le parti coinvolte.

È particolarmente utile per prevenire frodi, poiché una volta inseriti, i dati non possono essere modificati senza il consenso della rete. La blockchain supporta l’uso delle criptovalute, e non solo. Questa tecnologia, infatti, consente anche di creare contratti intelligenti, automatizzando accordi senza bisogno di terze parti.

In settori come la logistica, la sanità o la finanza, garantisce la tracciabilità e la sicurezza dei dati. La sua natura decentralizzata rende difficile l’attacco informatico, poiché non esiste un punto centrale vulnerabile. In breve, la blockchain rappresenta una base solida per sistemi digitali più affidabili e innovativi.

Quali sono le caratteristiche di una tecnologia blockchain?

Come anticipato, la grande qualità riconosciuta alla blockchain è la sua sicurezza, garantita dalla natura del suo sistema decentralizzato. Questo significa che non c’è un unico ente che la controlla, ma tutte le persone coinvolte hanno accesso ai dati condivisi. Ogni informazione registrata su una blockchain è protetta da sistemi crittografici avanzati e non può essere modificata, garantendo così integrità e fiducia. Inoltre, tutte le transazioni sono visibili e verificabili da chi fa parte della rete, rendendo impossibili frodi o alterazioni. La blockchain consente anche di automatizzare operazioni attraverso contratti digitali, che si attivano in modo autonomo quando vengono soddisfatte certe condizioni.

Cosa sono le criptovalute e perché investire?

Proprio nell’ambito delle tecnologie blockchain, si sviluppano le criptovalute, ovvero delle monete digitali che consentono transazioni sicure e veloci. Non esistono fisicamente, ma sono registrate come dati su una rete distribuita che garantisce trasparenza e protezione contro le frodi. Tra le più conosciute, c’è sicuramente il “Bitcoin”, la moneta creata da Satoshi Nakamoto.

Specialmente negli ultimi anni, si è fatta strada la curiosità e la conseguente volontà di investire in criptovalute, una praticapuò essere interessante per diversi motivi. Innanzitutto, le criptovalute offrono opportunità di guadagno grazie alla loro volatilità e permettono di diversificare il portafoglio. Inoltre, molte di queste monete digitali supportano applicazioni innovative come i contratti intelligenti o progetti nel metaverso. Al netto di questo, è comunque importante sottolineare che si tratta di un investimento a tutti gli effetti, con prezzi soggetti a grandi oscillazioni e con i conseguenti rischi del caso.

Cosa sono i bitcoin

Era il 2009 quando per la prima volta fu creata una criptovaluta, destinata a far parlare molto di sé e del macro-argomento di appartenenza. Si trattava del bitcoin, ovvero una moneta virtuale nata per volontà di un hacker – o un gruppo di essi – noto con il nome di Satoshi Nakamoto. Contrariamente a quanto è sempre avvenuto, i bitcoin sono valute non generate e distribuite da una Banca Centrale. La loro esistenza è resa possibile da un network di nodi interconnessi tra di loro. Come anticipato, le transazioni di bitcoin sono convalidate e registrate con la blockchain: attualmente esistono circa 21 milioni di questa specifica criptovaluta, mentre la quantità effettivamente disponibile in rete si aggira intorno ai 9 milioni di bitcoin.

ETF e bitcoin: la negoziazione in Borsa

È una notizia relativamente recente quella che arriva da oltreoceano: la SEC, ovvero Securities and Exchange Commission, ha approvato gli ETF spot bitcoin (fondi che investono direttamente nella criptovaluta, procedendo all’acquisto e alla vendita direttamente sul mercato) negli Stati Uniti d’America. Gli esperti del settore hanno commentato questa novità come il raggiungimento di un importante traguardo: si tratta, infatti, di una vera e propria rivoluzione per il mondo degli asset digitali, che si traduce in una maggiore accettazione e istituzionalizzazione delle criptovalute.

Ma cosa comporta nello specifico l’approvazione degli ETF spot su bitcoin da parte della SEC? In primis, un’espansione dell’accessibilità della moneta virtuale, ora facilmente raggiungibile da un ventaglio di investitori più ampio e, soprattutto, in modo più regolamentato rispetto al passato.

ETF Spot Bitcoin: cosa sono e cosa cambia

Gli ETF sono fondi negoziati in borsa che replicano l’andamento di un indice, asset o un insieme di attività sottostanti. Un ETF Spot Bitcoin segue direttamente il prezzo attuale di mercato del Bitcoin.

Investire in Bitcoin tramite ETF offre l’opportunità di partecipare ai movimenti di prezzo della criptovaluta senza la necessità di aprire un conto di trading o di custodire gli asset in un wallet suscettibile agli attacchi informatici.

Gli ETF di bitcoin costituiscono una semplificazione per gli investitori: il via libera a questa novità è stato dato per facilitare l’acquisto della moneta creata da Satoshi Nakamoto. Questo significa che, d’ora in poi, non sarà necessario avere un account su una specifica piattaforma di scambio di criptovalute, ma si potrà utilizzare semplicemente lo stesso conto di intermediazione dove si scambiano ETF, azioni e obbligazioni.

ETF spot per bitcoin: quali sono i rischi?

Il rischio principale è la correlazione tra il prezzo del bitcoin e quello dell’ETF: se il valore del primo subisce fluttuazioni significative, anche il secondo ne può risentire.

Differenza tra criptovalute e valute tradizionali

Sussiste un’enorme differenza tra le criptovalute e le valute tradizionali. Mentre le prime sono monete digitali decentralizzate, create e scambiate su reti blockchain, senza il controllo di governi o banche centrali, le valute tradizionali, come l’euro o il dollaro, sono emesse e regolate da autorità centrali e hanno un valore stabilito da politiche economiche e mercati. Le prime esistono solo online, mentre è cosa nota che le valute tradizionali possono essere sia fisiche, come le banconote, sia digitali.

Quali sono le principali criptovalute?

Le criptovalute principali includono, come anticipato, i Bitcoin (BTC), ma non solo. Accanto al BTC, esistono anche: la piattaforma Ethereum (ETH) è famosa per la sua tecnologia di smart contract che permette lo sviluppo di applicazioni decentralizzate; Binance Coin (BNB) che è usata soprattutto sulla piattaforma Binance per scambi e commissioni ridotte; Cardano (ADA) e Solana (SOL) che sononote per le loro blockchain innovative e veloci, ideali per applicazioni e transazioni. Infine, esistono anche altre criptovalute come Ripple (XRP), che si concentrano sui pagamenti globali rapidi e a basso costo.

Le criptovalute sono legali?

In molti Paesi, tra cui quelli europei e statunitensi, le criptovalute sono annoverati come strumenti digitali legali e per questo regolamentati. Tuttavia, non funziona così in ogni parte del mondo. In Cina, ad esempio, è vietato il loro utilizzo, ma il possesso può essere consentito. Al contrario, in altri Stati, come El Salvador, hanno addirittura adottato il Bitcoin come moneta legale.

Cosa sono gli NFT?

Gli NFT, acronimo che sta per Non-Fungible Token, sono una tipologia di risorsa digitale distintiva che attesta la proprietà o l’autenticità di un oggetto digitale, come un’opera d’arte, un video, una canzone o altri tipi di contenuti. A differenza delle criptovalute, che sono intercambiabili (ad esempio un Bitcoin ha lo stesso valore di un altro), un NFT è unico e non può essere scambiato con un altro con equivalenza.

Questa innovazione ha trasformato settori come quello dell’arte, del collezionismo e dei videogiochi, dando ai creatori la possibilità di vendere e monetizzare le loro opere in modo sicuro e verificabile.

Criptovalute e azioni: cosa cambia?

Quando si parla di criptovalute e azioni la premessa banale, ma non scontata, è che sia le une che le altre rappresentino asset che vengono utilizzati con il fine di generare profitti e ricchezza. Tuttavia, il concetto di investimento cambia radicalmente, a seconda dei casi. È bene sottolineare che, tra le principali differenze, vi è quella della regolamentazione: le azioni sono soggette a rigide direttive, mentre i bitcoin, ad esempio, subiscono trattamenti e riconoscimenti diversi in base alla nazione specifica.

Investire con le classiche azioni

Chiunque decida di investire in azioni, diventa “proprietario” di una parte di un’azienda. Ciò implica il diritto di partecipare a tutti gli utili/perdite futuri generati dall’azienda. Il valore dell’azione è quindi determinato dalla somma di tutti i profitti futuri che si pensa questa azienda genererà, e le fluttuazioni di questo valore sono causate da cambiamenti nelle previsioni di questi profitti.

Investire in criptovalute

A differenza di quanto avviene per le azioni, possedere delle criptovalute non coincide con la proprietà di una quota aziendale. Il valore delle monete virtuali è determinato dalla domanda e offerta di quanto disponibile sul mercato. Ciò significa semplicemente che, a differenza di una società, il bitcoin non genererà nessun profitto e un suo apprezzamento potrà avvenire solo in caso di un altro soggetto disposto ad acquistarlo ad un prezzo più alto (un po’ come avviene per l’oro). I prezzi delle criptovalute, infatti, subiscono spesso forti oscillazioni a causa di variabili come la domanda di mercato.

Quale sarà il futuro della blockchain?

Il futuro della blockchain promette sviluppi significativi in diversi settori, oltre alle criptovalute. Questa tecnologia sta guadagnando terreno in ambiti come la finanza decentralizzata, i contratti intelligenti, la gestione della supply chain, e l’identità digitale. Ecco perché i professionisti del settore prevedono che diventerà una base per sistemi sempre più sicuri e trasparenti, riducendo la necessità di intermediari.

Con l’evoluzione delle normative, le applicazioni blockchain potrebbero estendersi anche a settori tradizionali come la sanità, l’energia e il voto elettronico, garantendo integrità e tracciabilità.

Perché scegliere Progetto Attivo di Groupama

Groupama Assicurazioni ha dato vita ad un nuovo prodotto pensato per investire in modo responsabile e diversificato: si tratta di Groupama Progetto Attivo, scelto nella modalità Gestione Delegata, e nato dalla collaborazione con società prestigiose quali Groupama Asset Management, BlackRock, JP Morgan, M&G Investments e Pictet Asset Management.

L’obiettivo della Gestione Delegata, è quello di mettere a disposizione dell’investitore un team di professionisti che seleziona i fondi disponibili sul mercato, monitora gli investimenti ribilanciandoli sulla base delle condizioni di mercato, di modo da ottimizzare il rendimento.

Tra i principali vantaggi di questa soluzione, vi è la possibilità di aderire anche con un capitale contenuto, che può essere integrato successivamente con dei versamenti aggiuntivi. Inoltre, in base alle proprie esigenze, si può optare per una linea improntata sulla redditività e sulla crescita, oppure per una direzione volta alla stabilità e alla protezione.

Questo nuovo prodotto di Groupama, investe principalmente in fondi ESG, ovvero selezionano società i cui modelli di business prestano particolare attenzione alle tematiche ambientali, sociali e di governance: un modo, dunque, per produrre valore sia per l’investitore che per la comunità stessa.

Pubblicato il 6 Febbraio 2025

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