Prevenzione ed esami per sportivi: perché è importante farlo

L’attività sportiva è da sempre considerata una grande alleata della salute fisica e mentale, a patto che venga fatta coscientemente e supervisionata da professionisti del settore.

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La parola chiave è sempre la stessa, ed è valida per molti ambiti: si tratta della prevenzione. Ad oggi, i numerosi progressi fatti in campo medico-scientifico, possono far luce su molte situazioni, in primis sulla condizione fisica di un atleta o di uno sportivo amatoriale. 

Se è vero che gli incidenti e gli infortuni sono il più delle volte imprevedibili, è altrettanto vero che sottoponendosi ad una buona prevenzione, con visite mediche e controlli specifici, si possono evitare alcuni sfortunati eventi

Cos’è il certificato medico sportivo 

Le statistiche parlano chiaro: l’Italia, fortunatamente, è tra i Paesi in cui si registra il minor numero di decessi durante le attività sportive. Questa casistica non è casuale, poiché in Italia è obbligatorio sottoporsi ad una visita medico-sportiva che attesti l’idoneità allo sport agonistico. Si tratta del certificato medico agonistico, che viene rilasciato dopo una specifica visita. 

Certificato medico sportivo: quali sono le caratteristiche? 

Chi pratica sport a livello agonistico lo sa bene, ogni anno è necessario rinnovare il proprio certificato medico b1. Con questa definizione si intende un certificato che attesti l’idoneità non solo per partecipare a gare e competizioni, ma anche per praticare il semplice allenamento in un circolo federale che lo preveda.  

Trattandosi di un certificato specialistico, è rilasciato esclusivamente da un medico sportivo, autorizzato dalla Asl del territorio competente. Una volta fatta la visita, che di norma non dura meno di mezz’ora, qualora non ci fossero impedimenti, l’idoneità viene rilasciata al momento. Ma quanto dura il certificato medico agonistico? La validità è di 12 mesi, senza alcun tipo di eccezione. Difatti, se si pratica sport a livello agonistico, è sempre consigliabile prenotare per tempo la visita annuale, per non restare scoperti dal certificato in questione. 

Tra le altre informazioni riguardanti tale esame, vi è quella del prezzo. Solitamente il costo per fare il certificato medico agonistico si aggira attorno ai 50 euro, con un range che va da un minimo di 40 euro ad un massimo di 80 euro. 

Quando si fa il certificato medico sportivo? 

Esistono diverse ragioni per cui venga richiesto il certificato medico sportivo, tra cui: 

  • idoneità sportiva: per verificare che un atleta sia fisicamente idoneo a partecipare a una determinata disciplina sportiva, tenendo conto di fattori come la resistenza, la forza, l’equilibrio e la capacità cardiaca; 
  • autorizzazioni mediche: delle volte, alcune federazioni sportive richiedono test specifici per garantire che gli atleti soddisfino fisicamente determinati standard medici prima di competere in eventi agonistici; 
  • monitoraggio delle prestazioni: può essere richiesto per valutare le prestazioni fisiche di un atleta nel corso del tempo, come forma di monitoraggio per ottimizzare l’allenamento e prevenire infortuni.; 
  • rilascio di certificati medici: in alcuni casi, i test da sforzo possono essere richiesti per rilasciare certificati medici che attestino l’idoneità di un atleta a partecipare a competizioni o ad eventi sportivi. 

Quali sono le visite per il certificato medico agonistico 

C’è un detto sempreverde, valido da almeno tre secoli: prevenire è meglio che curare. Nonostante siano passati oltre trecento anni, i medici di oggi sono tuttora d’accordo con le famose parole di Bernardino Ramazzini, ovvero il fondatore della medicina del lavoro.  

Proprio perché prevenire è meglio che curare, il certificato sportivo agonistico è obbligatorio per molti atleti, quelli non amatoriali, e si articola in diversi esami clinici, come riportato di seguito. 

La visita cardiologica specialistica ed elettrocardiogramma 

Nel check up necessario per il rilascio del certificato agonistico, c’è la visita cardiologica specialistica. Questo esame consiste innanzitutto nella raccolta della storia clinica personale e familiare dell’atleta, uno step fondamentale per stilare un quadro chiaro sul possibile rischio cardiologico, ischemico e aritmico.  

Il passo successivo è l’elettrocardiogramma, uno strumento fondamentale nell’ambito degli esami clinici per la valutazione della salute cardiaca. L’ECG aiuta  ad individuare o sospettare diverse patologie cardiache che potrebbero aumentare il rischio di morte cardiaca improvvisa. Proprio per questo è utilizzato periodicamente per monitorare la salute cardiaca nel corso del tempo.  

La spirometria 

Un altro punto fondamentale del check up dello sportivo, è la spirometria, ovvero un test diagnostico non invasivo che misura la funzione polmonare. Il fine ultimo della spirometria è valutare la capacità dei polmoni di inspirare e espirare aria. Questo test, dunque, è utilizzato per valutare la presenza di eventuali disturbi polmonari, per misurare la gravità di tali disturbi e monitorare la risposta al trattamento. 

Fattivamente, durante una spirometria, il paziente respira attraverso un dispositivo chiamato spirometro. Lo strumento registra la quantità di aria inspirata ed espirata e la velocità con cui ciò avviene.  

Test da sforzo 

La terza parte del check up è la più importante. Si tratta del “test da sforzo certificato agonistico” cioè una procedura di valutazione delle prestazioni fisiche di un atleta in un contesto agonistico. 

I test da sforzo possono includere diverse componenti, a seconda dello sport e degli obiettivi specifici. Alcuni degli elementi che potrebbero essere valutati durante un test da sforzo sono: 

  • la forza muscolare: valutazione della forza muscolare attraverso esercizi specifici legati allo sport praticato; 
  • la flessibilità e la mobilità: esame della flessibilità e della mobilità articolare, importanti in molte discipline sportive; 
  • la velocità e l’agilità: misurazione della velocità, agilità e reattività attraverso prove specifiche; 
  • la capacità cardiorespiratoria: misurata attraverso l’analisi della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e dell’ossigeno nel sangue durante l’esercizio fisico. 

L’esame delle urine

Le attuali normative prevedono per il rilascio del certificato agonistico le analisi delle urine. Questo esame serve per una valutazione generale dello stato di salute dell’atleta e per controllare l’insorgenza di eventuali malattie. 

La visita medica per attività non agonistica

Quanto riportato finora è valido per fare prevenzione e ottenere il certificato medico agonistico. Tuttavia, se si pratica sport a livello amatoriale, non partecipando ad alcuna competizione, quello che serve, e che viene richiesto dalle palestre o da altri circoli, è il semplice certificato medico sportivo non agonistico, che consiste in una visita per accertarsi della buona salute della persona. Questa tipologia di certificato, può essere rilasciata anche dal medico di base, oltre che dal medico sportivo. 

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Pubblicato il 4 Marzo 2024

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