Cos’è e come funziona la legge Bersani

La legge Bersani è nota ai più per via di un intervento significativo nell’ambito delle assicurazioni RC Auto. In realtà, si tratta di una  legge a tutto tondo, che abbraccia diversi settori economici, come quello della regolamentazione delle professioni, quello della telefonia e della compravendita delle licenze. Insomma, si è trattato a tutti gli effetti di una legge significativa e ad ampio spettro.

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Tuttavia, l’aspetto più importante della legge L. 40/2007, ideato da Pier Luigi Bersani, riguarda proprio il mondo delle assicurazioni auto.

Le assicurazioni RC Auto con la legge Bersani

Cosa dice la legge Bersani in ambito assicurativo? La norma in questione consente ai cittadini di ereditare la classe di merito assicurativa di un familiare convivente. Questa misura è stata pensata per ridurre i costi delle assicurazioni, in particolare per i neopatentati o per chi stipula una polizza per la prima volta. In pratica, un giovane può beneficiare della classe di merito di un genitore convivente, risparmiando notevolmente sui premi assicurativi.

I vantaggi assicurativi con la legge Bersani

Alla luce di quanto spiegato precedentemente, l’assicurazione auto con la legge Bersani permette quindi a chi assicura un veicolo per la prima volta di accedere a condizioni più vantaggiose, indipendentemente dall’età. Si rivela una soluzione utile sia per i più giovani, spesso penalizzati dai costi elevati, sia per gli anziani che acquistano un nuovo mezzo.

Il sistema bonus malus

I vantaggi del decreto Bersani per l’assicurazione auto agiscono all’interno del cosiddetto sistema bonus malus, tuttora in vigore. Tale meccanismo stabilisce l’importo del premio assicurativo che l’assicurato deve versare alla compagnia. In sostanza, questo importo varia in base alla classe di merito attribuita: si va dalla prima classe, ovvero la più bassa, sino alla diciottesima, ossia la classe più alta ed onerosa in termini di costo. Se durante l’anno l’assicurato non risulta responsabile di sinistri, viene promosso a una classe di merito superiore. Al contrario, in caso di incidente con responsabilità, si verifica una retrocessione nella classe di merito, che porta a un aumento del costo dell’assicurazione.

La classe di merito, con la legge Bersani, di fatto viene “ereditata” da un familiare, evitando in tal modo di dover partire dalla classe più alta (e certamente più costosa dal punto di vista assicurativo).

Come si applica la legge Bersani?

I vantaggi della legge Bersani, specificatamente in termini di risparmio economico, sono evidenti. Tuttavia, per poter usufruire dei benefici della legge in questione è necessario rispettare alcune condizioni:

  • condivisione della residenza: la persona che chiede di ereditare la classe di merito e il familiare devono essere conviventi. Se, ad esempio, un genitore e un figlio vivono in abitazioni diverse, non sarà possibile applicare il beneficio;
  • applicazione anche ai conviventi: la legge si estende anche alle coppie conviventi che risultano ufficialmente nello stesso stato di famiglia, anche se non sposate;
  • definizione di veicolo “nuovo”: nella normativa il veicolo del richiedente è descritto come “nuovo”. Tuttavia, il mezzo a cui si fa riferimento non deve essere necessariamente appena immatricolato o acquistato da un concessionario. La legge si applica anche a un mezzo usato, purché sia stato regolarmente registrato a nome del richiedente tramite un passaggio di proprietà.

I presupposti per beneficiare della legge Bersani

È importante sottolineare come, per poter giovare dei vantaggi del decreto Bersani, sia necessario rispettare alcune condizioni specifiche, tra le quali:

  • la polizza assicurativa dalla quale si intende ereditare la classe di merito deve essere attiva;
  • il proprietario del veicolo già assicurato, quello del mezzo da assicurare e chi usufruisce della classe di merito devono coincidere, oppure il veicolo di riferimento deve appartenere a un familiare convivente presente nello stesso stato di famiglia;
  • il veicolo da assicurare deve essere intestato a una persona fisica appartenente al medesimo nucleo familiare.

Un dubbio frequente riguarda la possibilità di scegliere una compagnia assicurativa diversa da quella di origine. La normativa consente questa opzione, quindi non è obbligatorio stipulare la nuova polizza presso la stessa compagnia da cui si eredita la classe di merito (CU).

La legge Bersani per i neopatentati

L’introduzione della Legge Bersani ha rappresentato un cambiamento significativo nel contenimento dei costi assicurativi per i neopatentati. Questa normativa offre importanti benefici, tra cui:

  • ereditarietà della classe di merito: i giovani automobilisti possono acquisire la classe di merito di un familiare convivente che possiede già un’assicurazione attiva. Questo consente di non partire dalla CU 14, caratterizzata da premi elevati. Ad esempio, ereditando la CU 1 di un genitore, il costo della prima polizza risulta decisamente inferiore;
  • miglior accesso alle offerte: la legge Bersani ha stimolato una maggiore competizione tra le compagnie assicurative, rendendo più semplice per i neopatentati confrontare le varie proposte e scegliere quella più vantaggiosa.

Nonostante i vantaggi, la legge Bersani presenta alcune limitazioni. Anche se un neopatentato eredita una classe di merito favorevole, i premi assicurativi rimangono più elevati rispetto a quelli pagati dai familiari più esperti. Questo accade perché i neopatentati vengono comunque considerati una categoria ad alto rischio di incidenti.

Le novità per la RC Auto familiare dal 2020

Nel 2020 sono entrate in vigore le modifiche apportate all’articolo 134 del Codice delle Assicurazioni Private, tra cui l’introduzione della cosiddetta RC Auto Familiare. Ebbene, si tratta, tra le altre cose, anche di un ampliamento dei benefici previsti dalla Legge Bersani.

Le principali novità includono:

  • la possibilità di trasferire la classe di merito anche tra veicoli di diversa tipologia, ad esempio da un’automobile a una moto
  • l’applicazione della classe di merito non solo a nuove polizze, ma anche ai rinnovi, a patto che non ci siano stati sinistri con colpa esclusiva, principale o paritaria negli ultimi cinque anni.

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Pubblicato il 3 Dicembre 2024

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