Rilevatori di gas e rilevatori di fumo: funzionamento e normativa
Quanto conta per voi la sicurezza della vostra casa e della vostra famiglia? Sicuramente molto, ma non sempre si dà il giusto peso a tutti i rischi.
Tutti noi tendiamo a considerare la nostra casa come il luogo sicuro per eccellenza e questo contribuisce ad abbassare la soglia di attenzione per quei pericoli che minacciano la sicurezza della famiglia. Ad esempio, nonostante le nostre abitazioni siano piene di elettrodomestici e impianti a gas, si tende a sottovalutare il pericolo di fughe di gas e il rischio di incendio.
Vediamo insieme quali sono i principali rischi domestici secondo i dati diffusi da ricerche recenti e cosa fare per prevenirli, installando un impianto rivelazione fumi o un rilevatore di gas, magari scegliendo una soluzione integrata con l’impianto antifurto per la sicurezza della casa.
Indice
Rilevatori di fumo e gas per la prevenzione degli incidenti domestici
Secondo un’indagine recentemente pubblicata dal Nucleo Investigativo dei Vigili del Fuoco, in Italia si verificano ogni anno tra i 30 mila e i 50 mila incendi in edifici civili. Il 38% di questi avviene all’interno di appartamenti. Le cause sarebbero da attribuire per il 20% a guasti e scarsa manutenzione degli impianti elettrici. Tra i componenti che più spesso sono all’origine di un incendio si trovano i televisori, seguono le condutture e quadri elettrici, apparecchi di illuminazione, lavabiancherie e lavastoviglie.
Molti di questi incendi potrebbero essere evitati osservando le basilari precauzioni anti-incendio: come un regolare controllo degli impianti, un corretto posizionamento dei cavi e la sostituzione di apparecchiature obsolete. Ma anche se si mettessero in pratica tutte le norme di sicurezza, sarebbe comunque impossibile raggiungere un livello di “rischio zero”.
Un altro pericolo molto rilevante che contribuisce in modo determinante a far crescere ogni anno il numero di incidenti domestici e che, in molti casi, è anche all’origine di incendi e di vere e proprie esplosioni, è rappresentato dalle fughe di gas o perdite all’interno di ambienti chiusi, come appunto le case.
La maggior parte degli incidenti mortali delle tipologie descritte avviene di notte, quando gli abitanti della casa dormono e non si accorgono di quanto sta accadendo.
Allora cosa possiamo fare? Oltre ad osservare le norme basilari per la sicurezza, una soluzione semplice è quella di installare impianti di rilevamento incendi o un rilevatore di gas metano.
Rilevatore gas e fumo: di cosa si tratta?
Un rilevatore di fughe del gas o un impianto di rivelazione incendio sono esempi di dispositivi salvavita che fanno parte dei sistemi di sicurezza pensati per proteggere le nostre famiglie e le nostre case, ma anche negozi, uffici e attività commerciali. In alcuni casi si tratta di strumenti con funzioni specifiche, ma non di rado è possibile trovare sensori capaci di rilevare contestualmente più di un pericolo, come fumo e gas, comodamente integrati nel sistema per l’antifurto di casa.
L’acquisto di questi dispositivi è adatto a tutte le tasche: i costi, infatti, possono variare da poche decine a diverse centinaia di euro, a seconda del modello e delle caratteristiche richieste.
Rilevatori di fumo: come funzionano
Un impianto di rivelazione fumi è in grado di riconoscere le particelle di fumo presenti nell’ambiente chiuso e far scattare immediatamente il sistema di allarme. In alcuni casi la rilevazione avviene tramite un sensore laser che analizza la quantità di luce catturata dal ricevitore, riconoscendone l’eventuale attenuazione provocata dal fumo.
Nel caso in cui il sensore evidenzi una situazione di pericolo, fa scattare immediatamente l’allarme, che solitamente è di tipo visivo ed acustico, per avvisare chi si trova nell’abitazione, ma anche gli eventuali vicini. E se i proprietari sono fuori casa o in vacanza, per partire sereni, si può ricevere un avviso direttamente sullo smartphone.
Una delle tipologie più sicure di impianto per la rilevazione di un incendio è quella collegata alla Centrale Operativa. Con questi dispositivi, appena scatta il segnale di allarme, si attiva anche una verifica umana e, se l’avviso è reale e le fotocamere confermano l’effettiva presenza di fumo e pericolo, viene immediatamente avviata una procedura di emergenza, garantendo l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco.
È utile evidenziare che molti impianti per la rivelazione fumi non possono essere utilizzati come rilevatori di fumo di sigaretta. I primi, infatti, sono concepiti per riconoscere situazioni di pericolo di incendio, pertanto fungono anche da rilevatori di fumo di sigaretta – elettronica o classica – solo se queste vengono tenute a distanza molto ravvicinata al sensore.
Rilevatore di fughe del gas: come funziona
L’ampio utilizzo di impianti a gas nelle nostre cucine e per il riscaldamento rende molto utile la presenza in casa di un sensore di gas in grado di rilevare eventuali perdite.
Un rilevatore di gas è in grado di individuare la presenza di questo pericoloso elemento disperso in un ambiente chiuso, di misurarne la quantità e di emettere un segnale di allarme qualora venga accertato un rischio per chi vive in quell’ambiente. Esistono diversi dispositivi che si differenziano per tipologia di gas rilevato: rilevatore di gas metano, rilevatore gas gpl e rilevatore di monossido di carbonio. I dispositivi tecnologicamente più avanzati sono capaci di rilevare la presenza di più tipologie di gas e, se collegati ad una elettrovalvola, di intervenire per bloccare l’emissione di gas.
Rilevatori di gas e rilevatori di fumo: normativa
L’installazione di dispositivi per la rivelazione di incendi e fughe di gas può essere di fondamentale importanza nel fornire il tempo necessario per fuggire da un locale in fiamme.
A regolamentare la progettazione degli impianti di rivelazione incendi, stabilendo criteri standard per il loro posizionamento, è la norma UNI-9795. In Italia manca una normativa nazionale stringente che (a parte casi specificamente indicati) obblighi all’installazione in piccole realtà lavorative o in ambienti domestici, ma esistono alcune normative locali.
Alcuni Paesi, come Stati Uniti e Regno Unito, svolgono da anni un’azione educativa della popolazione in tal senso, promuovendo anche l’installazione domestica di rilevatori di fumo e monossido di carbonio per ogni piano dell’abitazione, se non in ogni stanza della casa. E anche in Italia l’importanza del loro impiego è sempre più sostenuta dai Vigili del Fuoco.
A richiedere l’installazione di questo tipo di impianti sono anche le Compagnie Assicurative che, anche a tutela del proprio rischio, richiedono il rispetto di determinati standard di installazione, per poter garantire il risarcimento integrale in caso di danni provocati da incendio e scoppio.
Installazione e manutenzione di rilevatori di fumo e gas
Per l’installazione di rilevatori di fumo e gas occorre rispettare alcune importanti linee guida per evitare cattivi funzionamenti e falsi allarmi. Per questo motivo è importante che queste operazioni vengano affidate a professionisti del settore. Ad esempio, i sensori vanno posizionati lontano da apparecchi di ventilazione, lampade, fonti di calore e vapore. Inoltre sarebbe opportuno collocarli nelle zone della casa in cui è più elevata la presenza di elettrodomestici o impianti a gas, come la cucina. Ma, chiaramente, l’installazione di un dispositivo di rilevamento per ogni camera è la soluzione ideale per rendere più sicura l’intera abitazione.
Ma l’installazione non basta: affinché non si verifichino malfunzionamenti, le apparecchiature necessitano di pulizia, controlli periodici e manutenzione. Anche queste operazioni, come l’installazione, devono essere effettuati da personale tecnico abilitato.
Bene, ora conoscete tutti i rischi e le soluzioni più efficaci per prevenirli. Non vi resta che… installare i vostri rilevatori di fumo e gas per godervi la vostra famiglia in una casa più sicura!
Pubblicato il 14 Agosto 2020