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Le abitazioni hanno riscoperto lo spirito familiare e comunitario, diventando il luogo in cui dormiamo, lavoriamo, godiamo delle relazioni sociali. La casa è tornata a essere la “domus” della memoria romana, un centro di affetto, lavoro, affari e relazioni politiche.
Dopo l’esperienza dell’emergenza sanitaria nel post-pandemia in Italia, dunque, stiamo assistendo a un cambiamento nei valori e nelle funzioni della casa, che si sta evolvendo da luogo privato e familiare a luogo in cui svolgere una molteplicità di attività che tradizionalmente venivano svolte all’esterno. La casa sta acquisendo un valore sociale che non è mai stato così elevato. La relazione tra la casa e i suoi abitanti diventa più forte e si intensificano le aspettative future degli italiani. Il valore sociale della casa persiste e, anzi, viene rafforzato proprio grazie all’esperienza della pandemia.
Oggi, infatti, gli italiani vedono la casa come un luogo multifunzionale, in cui il concetto di condivisione con familiari e amici è al centro delle loro priorità (73% delle persone). Questi sono i risultati emersi dalla nuova analisi promossa da Groupama Assicurazioni, basata su una ricerca condotta da BVA-Doxa per l’Osservatorio “Change Lab, Italia 2030”, che si propone di indagare i cambiamenti nelle abitudini degli italiani nei prossimi 10 anni.
Alla luce di queste premesse, come sarà la casa del futuro secondo le persone?
La casa del futuro: i risultati dell’analisi Groupama
La casa del futuro rappresenta un mix di paure e desideri. Secondo l’analisi da poco pubblicata da Groupama Assicurazioni, gli italiani desiderano una casa che offra un senso di tranquillità, inteso nel più ampio significato del termine, e che sia in linea con le proprie aspettative future. Il design degli interni diventa quindi uno strumento cognitivo, in cui le abitazioni trasformabili, flessibili e mutevoli giocano un ruolo centrale, con spazi che possono essere modificati a seconda delle necessità. Le rigide distinzioni del passato, come la cucina come ambiente unico per la preparazione dei pasti, la stanza da pranzo per la condivisione dei pasti e il loro consumo, il salotto per il tempo libero e la camera da letto per il riposo, sembrano essere diventate opprimenti. Il nuovo anno porta con sé una mescolanza tra le funzioni degli spazi, che rendono la casa più versatile e adattabile alle diverse situazioni quotidiane. Il 55% degli italiani preferisce trascorrere il tempo libero in casa, con le persone a cui tiene o dedicandosi a un hobby, possibilmente in una stanza dedicata, come desiderato da 4 persone su 10.
Green, sicura, sostenibile
Una casa sostenibile e sicura è ciò che quasi il 44% degli italiani immagina come la casa del futuro. Desiderano un ampio spazio esterno (44%), un grande salone (26%) e una cucina accogliente di dimensioni generose (20%). Nel prossimo decennio, il 60% degli italiani prevede che la propria casa presenterà prestazioni energetiche elevate, secondo i più alti standard Europei – e in accordo con gli obiettivi 2030 dell’Unione di risanamento energetico di edifici e abitazioni. Per realizzare questo obiettivo, il 56% dei partecipanti al sondaggio prevede di effettuare lavori di isolamento termico e acustico, utilizzare dispositivi di domotica per il controllo degli elettrodomestici a basso consumo (35%) e adottare fonti di energia rinnovabile (56%).
Italiani e casa del futuro: patrimonio inestimabile
Secondo la ricerca condotta da Groupama, l’Italia, anche per il 2023, si conferma un popolo estremamente legato alla casa e alle tradizioni.
Per il 46% degli intervistati, infatti, la casa rappresenta una sicurezza per il futuro, un patrimonio da lasciare ai propri figli o un capitale utile in caso di necessità. Per il 35%, invece, rappresenta un investimento sicuro. Il valore della casa in termini personali e d’investimento è confermato dai numeri: ad oggi, il 79% delle persone intervistate possiede una casa di proprietà, mentre un ulteriore 15% prevede di acquistarne una in futuro. L’età media delle persone che sono già in possesso di una casa è di circa 33 anni, mentre il 38% dei partecipanti con meno di 30 anni è proprietario di una casa. Per la maggior parte di loro (46% del campione), l’acquisto è stato reso possibile grazie a un mutuo, ma ci sono anche coloro che hanno ereditato la casa (22%), soprattutto nel sud, o che hanno ricevuto un contributo finanziario dai genitori (14%).
Assicurare la casa del futuro
Se la casa è sinonimo e fonte di stabilità e sicurezza, gli italiani comprendono sempre di più l’importanza di proteggere questo patrimonio, avvertendo la necessità condivisa di stipulare un’assicurazione per la casa completa, che possa coprire tutti gli aspetti del quotidiano (un pensiero condiviso dall’80% degli italiani).
Che sia in città (33%), al mare (31%), in campagna (21%) o in montagna (9%), infatti, la sicurezza si conferma un aspetto cruciale. Secondo l’analisi condotta, il 54% degli italiani ha già stipulato un’assicurazione per la protezione della casa, mentre il 23% ha intenzione di farlo, al fine di proteggersi da eventi come fenomeni climatici (37%), rischio di furti (43%) o improvvisi problemi idraulici o elettrici (35%).
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Pubblicato il 21 Novembre 2023