Telemedicina: cos’è e come funziona?

Negli ultimi anni ha preso sempre più piede la telemedicina, un concetto ampio e variegato, che nasce dall’unione della medicina, propriamente intesa e della tecnologia. Certamente la pandemia da Covid-19 ha accelerato i tempi dello sviluppo di questa particolare tipologia di assistenza sanitaria, che proprio dal 2020 in poi è cresciuta in modo esponenziale, divenendo, laddove è possibile, la forma preferenziale di visite e comunicazione scelta dal paziente.

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Quel che differenzia la tradizionale medicina da quella “telematica” è principalmente un fattore: in quest’ultima assistenza non vi è l’usuale confronto fisico tra medico e paziente.

Cosa si intende per telemedicina

Già dal termine stesso si può facilmente intuire che cosa si intende per telemedicina, ovvero: una pratica che utilizza tecnologie di comunicazione e informazione per fornire servizi medici a distanza. Questi servizi possono includere consulenze mediche, diagnosi, monitoraggio dei pazienti, prescrizioni di farmaci e altro ancora, tutto senza che il paziente e il medico si trovino nello stesso luogo fisico.

Ovviamente la telemedicina non può sostituire le diagnosi e le cure tradizionali, per ovvie ragioni. Tuttavia, questa grande rivoluzione tecnologica-sanitaria offre una serie di vantaggi, tra cui una maggiore accessibilità ai servizi sanitari, la riduzione dei costi di viaggio e il miglioramento dell’efficienza nell’erogazione delle cure.

Quando è nata la telemedicina

In Italia, questo nuovo concept di assistenza medica è divenuto noto ai più durante la pandemia, quando la necessità di abbattere le distanze fisiche e tutelarsi da eventuali contagi era la priorità assoluta per la salvaguardia della propria salute. Ma quando è nata la telemedicina? Fu l’americano Thomas Bird, negli anni ’70, ad indicare con questo termine la medicina applicata senza l’usuale contatto fisico. Una delle prime applicazioni significative in questo campo fu l’uso della teleconsultazione per fornire consulenza medica a distanza a persone che vivevano in aree remote o rurali, dove l’accesso a specialisti medici era piuttosto limitato.

Nel corso degli anni poi, con l’avanzamento della tecnologia e delle telecomunicazioni, la telemedicina ha continuato a evolversi e ad espandersi, includendo molteplici servizi.

I servizi della telemedicina

Nel novero della telemedicina, la nuova frontiera del settore tecnologia e salute, in grado di poter abbattere in parte le lunghe attese per una visita o un consulto, rientrano diversi servizi.

Tra i più utilizzati ad oggi, in Italia e non solo, ci sono:

  • tele-visita: in cima alla lista dei servizi di telemedicina vi è proprio la tele-visita, ovvero un’interazione a distanza tra un medico e un paziente, attraverso dispositivi digitali in tempo reale. Questo permette consultazioni mediche senza la necessità di un incontro fisico;
  • tele-monitoraggio: un altro esempio di telemedicina molto pratico e per questo utilizzato da molti, è il monitoraggio a distanza. Grazie a questo consulto, possono essere tenuti sotto controllo i parametri clinici da remoto, attraverso l’uso di dispositivi medici indossabili o dispositivi vicini al paziente. Questo può includere la misurazione della pressione sanguigna, del glucosio nel sangue, dell’ossigenazione del sangue e altro, con i dati inviati e analizzati da professionisti sanitari;
  • teleconsulto medico: coinvolge la comunicazione a distanza tra medici per discutere casi clinici o condividere opinioni e consigli sulla gestione del paziente. Questo può avvenire tra medici di diverse specialità o tra un medico e un gruppo di specialisti. Attualmente, in Italia è proprio il teleconsulto ad essere il servizio di telemedicina più utilizzato (si stima che circa il 47% di professionisti ne faccia uso);
  • teleassistenza: consente l’interazione a distanza tra professionisti sanitari e pazienti o caregiver per scopi diversi. Questo può includere consulenze, istruzione sulla gestione delle condizioni mediche, monitoraggio dell’aderenza alla terapia e supporto emotivo;
  • tele-refertazione: questo servizio prevede la trasmissione e l’analisi di referti medici da remoto. I referti possono includere risultati di test diagnostici, esami di imaging e altri dati clinici;
  • teleriabilitazione: consiste nell’esecuzione di programmi di riabilitazione da remoto. Questo può coinvolgere esercizi guidati, terapia occupazionale, terapia del linguaggio e altro, fornendo supporto ai pazienti che necessitano di riabilitazione ma che possono avere difficoltà ad accedere fisicamente alle strutture sanitarie.

La telemedicina in Italia

Recentemente la telemedicina è stata inclusa nel PNRR, con un finanziamento significativo di 7 miliardi di euro per lo sviluppo di reti di prossimità, strutture e servizi a distanza. Si tratta del primo grande riconoscimento delle potenzialità di questa tecnologia, che ha come fine il miglioramento dell’assistenza sanitaria territoriale e domiciliare. E difatti, i benefici attesi dai futuri progetti della telemedicina in Italia  sono molteplici, tra cui: la riduzione dei divari geografici e territoriali nell’accesso alle cure; un’esperienza di cura migliorata per i pazienti e un aumento dell’efficienza delle strutture ospedaliere regionali attraverso l’assistenza domiciliare e il monitoraggio remoto. Obiettivi ambiziosi, certo, ma estremamente importanti per garantire un sistema sanitario equo ed efficace per tutti i cittadini.

I vantaggi della telemedicina

Una volta compreso come funziona la telemedicina, può essere utile sottolinearne gli aspetti positivi, che possono giovare sia alle strutture ospedaliere che ai pazienti stessi. In primis, ciò che convince particolarmente riguarda i prezzi della telemedicina, che sono spesso più contenuti rispetto alle prestazioni tradizionali.

Tra gli aspetti economici più interessanti di questa nuova assistenza sanitaria ci sono:

  • riduzione dei costi operativi: eliminando la necessità di grandi spazi fisici e personale amministrativo per gestire le visite in presenza, le strutture mediche possono ridurre i costi operativi associati alla gestione delle visite;
  • gestione elettronica della documentazione sanitaria: tra i vantaggi della telemedicina vi è la gestione elettronica dei dati del paziente, che consente un risparmio sia economico che di tempo per l’archiviazione dei dati;
  • maggiore efficienza delle prestazioni: i professionisti sanitari possono erogare le loro prestazioni a più pazienti nell’arco di una giornata, grazie alla telemedicina. Questo non solo riduce i tempi d’attesa per le visite, ma consente anche una maggiore efficienza nell’utilizzo del tempo del medico, con possibili risparmi di costi associati alla riduzione delle ore di lavoro necessarie per fornire assistenza.

Non meno importante dei punti precedenti, è l’aspetto che riguarda i costi della telemedicina per i pazienti, che possono trarre vantaggio dalla riduzione delle spese legate a viaggi e spostamenti in direzione della struttura ospedaliera.

Perché scegliere BenEssere in Salute di Groupama Assicurazioni

Al giorno d’oggi, spesso si opta per alcuni servizi di telemedicina, una tipologia di assistenza medica particolarmente vantaggiosa in determinate circostanze. Innanzitutto è veloce ed immediata rispetto alle visite tradizionali, che solitamente hanno dei tempi di attesa differenti. BenEssere in Salute di Groupama Assicurazioni, tra le altre cose, offre anche il consulto di un medico e dei servizi di telemedicina, a disposizione del cliente 7 giorni su 7, h24. Oltre alla possibilità di un’interazione con un medico online, e alla ricezione di eventuali prescrizioni, BenEssere in Salute include anche l’invio di un professionista sanitario in caso di necessità e un supporto psicologico.

Trattandosi di un’assicurazione sanitaria altamente modulabile e personalizzabile, può essere adattata alle proprie esigenze, prevedendo diversi livelli di copertura. Al di là della garanzia base, è possibile aggiungere delle garanzie facoltative, come quella per le cure fisioterapiche, odontoiatriche, la copertura per l’alta diagnostica e per le malattie gravi.

Pubblicato il 5 Giugno 2024

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