Cosa copre la garanzia infortuni del conducente?

Quando si circola su strada, che sia alla guida di un’auto o di una moto, la possibilità di eventuali incidenti va messa in conto. Secondo i dati ISTAT, infatti, seppur in leggero calo rispetto agli anni passati, nel 2023 si sono registrati oltre 79 mila sinistri con lesioni a persone.

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Un numero ancora molto elevato, che può essere combattuto soltanto con il rispetto del codice della strada e una guida all’insegna della prudenza. Alla luce di questo, è bene soffermarsi sul fatto che il conducente ha sempre l’obbligo dell’RC auto, ovvero un’assicurazione che copre i danni che la propria auto causa a terzi. Ma cosa succede quando, in caso di sinistro con colpa, il conducente subisce un infortunio?

Assicurazione del conducente: di cosa si tratta

Restare coinvolti in un incidente stradale è sempre una situazione spiacevole, soprattutto se si riportano delle lesioni fisiche. Quando il sinistro è causato da una propria responsabilità poi, le circostanze potrebbero essere ancora più sconvenienti, poiché non tutti hanno una polizza infortuni conducente. In assenza di questa assicurazione, infatti, il conducente sarà costretto non solo a ripagare i danni del proprio veicolo, ma anche le spese mediche necessarie alla cura o alla riabilitazione dell’infortunio subito. Proprio per evitare queste malaugurate conseguenze, è consigliabile affiancare alla RCA obbligatoria, un’assicurazione auto conducente in grado di offrire un’ampia copertura e di regalare una guida più serena.

Cosa copre l’assicurazione infortuni del conducente

Avere un’assicurazione infortuni conducente può rivelarsi molto utile al momento del bisogno, per svariate motivazioni, legate a circostanze più o meno gravi. Ecco nello specifico cosa prevede la garanzia infortuni del conducente.

  • rimborsi per spese mediche: in primo luogo la polizza conducente copre i rimborsi per le spese mediche sostenute a seguito dell’incidente. Queste includono diverse prestazioni, come come visite specialistiche, di controllo, interventi chirurgici e altri costi correlati alla cura delle lesioni;
  • terapie fisioterapiche: in linea generale, l’assicurazione conducente conviene anche per il rimborso di terapie fisioterapiche e di riabilitazione, che spesso sono indispensabili per il recupero dopo un infortunio. Tali prestazioni possono essere anche molto costose e, dunque, avere una copertura aggiuntiva come la polizza conducente può rivelarsi di grande aiuto;
  • diaria per il ricovero ospedaliero: in caso di ricovero ospedaliero, a causa delle lesioni subite nell’incidente, molte polizze prevedono il pagamento di una diaria giornaliera per coprire i costi associati all’ospitalità in struttura sanitaria;
  • indennizzo per l’invalidità permanente o parziale: se il conducente subisce una inabilità permanente o parziale a causa dell’incidente, l’assicurazione riconosce un risarcimento in base alla gravità del danno riportato. Solitamente, questo risarcimento è determinato in base a una percentuale di invalidità – normalmente gli indennizzi riconosciuti iniziano a partire da un grado di invalidità del 3%;
  • indennizzo per il decesso: nei casi più tragici, quando ilconducente assicurato perde la vita a causa dell’incidente, la polizza infortuni prevede un risarcimento a beneficio degli eredi, entro i limiti massimali stabiliti dal contratto.

Cosa non copre l’assicurazione infortuni conducente

La polizza infortuni conducente entra in gioco quando la responsabilità del sinistro ricade sull’assicurato stesso. Dopo aver visto cosa copre, è bene sottolineare anche alcuni punti di esclusione e limitazione di questa particolare garanzia.

  • Comportamento inadeguato del conducente: in alcuni casi, la compagnia assicurativa potrebbe non coprire gli infortuni se il conducente ha adottato dei comportamenti considerati inadeguati o illegali, come la guida con la patente scaduta da oltre un certo periodo di tempo, oppure in caso di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol, o la partecipazione a gare automobilistiche;
  • atti dolosi: se l’incidente è stato causato in modo intenzionale dal conducente, come atto doloso, ad esempio provocando un sinistro con l’obiettivo di truffare la compagniaassicurativa, la polizza non garantirà la copertura;
  • franchigie: la polizza potrebbe prevedere l’applicazione di franchigie, che rappresentano una somma di denaro che l’assicurato deve pagare prima che la copertura assicurativa scatti. Le franchigie sono di solito previste per eventi di basso importo e il risarcimento viene erogato solo per danni che superano tale franchigia;
  • scoperti: esistono i cosiddetti “scoperti”, ovvero dei valori percentuali che limitano la somma massima dell’indennizzo che la compagnia assicurativa pagherà per un determinato evento. Ad esempio, se la polizza prevede uno scoperto del 10%, l’assicurato sarà responsabile del 10% del costo totale dei danni, mentre la compagnia assicurativa coprirà il restante 90%. Ovviamente questo dettaglio varia a seconda del tipo di assicurazione stipulata.

Sottoscrivere una polizza infortuni conducente conviene?

Con la premessa che poter contare su una garanzia in più è sempre prezioso, ci sono determinate circostanze che rendono particolarmente vantaggiosa la stipulazione di una polizza infortuni conducente.

  • lunghi chilometraggi: l’assicurazione conducente conviene particolarmente ai guidatori che percorrono molti chilometri. Coloro che utilizzano l’auto per motivi lavorativi o che effettuano lunghi viaggi con la famiglia possono trarre vantaggio da questa polizza, poiché aumenta la protezione contro i danni fisici in caso di incidente, sia in città che su strade extraurbane;
  • guida in città: i centri urbani sono teatro di molti incidenti, a causa delle condizioni stradali variabili e del traffico intenso. Proprio per questo l’assicurazione infortuni al conducente è  molto utile per coloro che guidano principalmente in città, dove il rischio di sinistri è elevato;
  • guidatori neopatentati: i neopatentatihanno generalmente meno dimestichezza ed esperienza alla guida e possono commettere errori che causano incidenti stradali. In questo caso, avere una polizza infortuni al conducente può offrire una maggiore tranquillità e protezione finanziaria.
  • motociclisti: la polizza infortuni conducente è consigliata anche a chi guida le due ruote, che spesso riporta delle lesioni fisiche a seguito di incidenti più importanti rispetto agli automobilisti.

Perché scegliere la Polizza infortuni conducente di Groupama Assicurazioni

Come spiegato nei paragrafi precedenti, non sempre chi è alla guida è tutelato da possibili infortuni derivanti da eventuali sinistri. Tutto dipende dalla responsabilità dell’incidente, poiché la classica RCA copre i danni causati dalla propria auto a terzi. Ecco perché è importante optare per una garanzia aggiuntiva, in grado di tutelare il guidatore nei casi in cui la colpa sia imputabile a quest’ultimo. La Polizza infortuni del conducente pensata da Groupama Assicurazioni è una soluzione preziosa che entra in gioco proprio in queste spiacevoli situazioni. Questa assicurazione, infatti, copre i danni fisici riportati da chi è alla guida durante un sinistro – con responsabilità del conducente stesso.

Più nello specifico, la polizza comprende il rimborso delle spese mediche affrontate e un indennizzo nel caso in cui il conducente riporti una invalidità. La copertura si estende anche al caso di morte del guidatore e prevede un risarcimento per la famiglia, entro il massimale scelto al momento della sottoscrizione dell’assicurazione.

Mettersi al volante con la consapevolezza di essere tutelato interamente, sia dalla RCA che dalla polizza infortuni in caso di colpa, permette una protezione maggiore e una guida più serena.

Pubblicato il 30 Maggio 2024

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